Vi presentiamo la nostra filiera, dove come principali attori troviamo le  4 aziende zootecniche (Palazzo salvatore, Palazzo Enza, Maggi Michele e Maggi Maria) con allevamento di bovini allo stato brado e le due aziende con produzione di fragoline di bosco (Anna Forastiero, Rosa Forastiero). Delle aziende sopra citate Maggi Maria e Forastiero Rosa si occupano della trasformazione dei prodotti primari, nello specifico Anna Forastiero trasforma le fragoline di bosco in liquore a base di fragoline, e Maggi Maria la carne di bovino in bresaola. E per finire questa catena i due prodotti trasformati vengono commercializzati all’interno dei due agriturismi di Maggi Maria e Forastiero Rosa.

La Filiera

La filiera agroalimentare è costituita dal sistema delle principali attività, tecnologie, risorse e organizzazioni che concorrono alla creazione, trasformazione, distribuzione, commercializzazione e fornitura di un prodotto agroalimentare. In breve, ci si riferisce all’insieme delle aziende che concorrono alla catena di fornitura di un determinato bene alimentare.

La filiera agroalimentare si divide prevalentemente in tre fasi:

produzione: riguarda il settore primario dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, non riguarda solo il lavoro degli agricoltori, ma comprende anche l’indotto (stakeholder) ovvero tutti quei soggetti che concorrono alla produzione agroalimentare (ad esempio i fornitori di mezzi tecnici, i fornitori di mangimi, ecc..)

trasformazione: sono tutte quelle operazioni fatte post raccolta per permettere ai prodotti agricoli di essere immessi sul mercato. Esistono due livelli di trasformazione: la prima comprende tutte quelle operazioni che permettono ai prodotti agricoli di arrivare sulle tavole dei consumatori e la seconda è quella che prevede una modifica della forma del prodotto agricolo prima di arrivare al consumatore (ad esempio la trasformazione del grano in farina)

distribuzione: comprende gli ultimi passaggi della filiera agroalimentare quelli che portano il cibo sulle nostre tavole sia tramite vendita diretta, sia tramite la grande distribuzione, sia attraverso la ristorazione.

Filiera lunga o corta?

Ad oggi non esiste un univoca definizione di lunghezza della filiera, infatti questa essere definita lunga o corta in base a diversi parametri:

il numero di attori: più è alto il numero di attori che partecipano al processo di produzione e distribuzione del cibo, più è lunga la filiera.

La distanza: più è lontano il luogo in cui vengono coltivati o allevati i prodotti che arrivano sulla nostra tavola più si allunga la filiera

il tempo: più tempo intercorre tra la produzione e la commercializzazione degli alimenti maggiore sarà la lunghezza della filiera.

Ciò significa che può esistere una filiera con soli due attori, il produttore di frutta esotica sudamericano e il commerciante italiano, nonostante la distanza e il tempo molto dilatati anche questa può essere definita filiera corta, visto il ridotto numero di attori. Oppure un prodotto in loco può passare attraverso diversi attori prima di finire sulle nostre tavole.

Per questo motivo anche la definizione di chilometro zero, perde la sua valenza di “filiera migliore” infatti non è detto che vicino sia per forza meglio, lo è solo per i prodotti locali (ovvero quei prodotti per cui il territorio è naturalmente vocato).